ABANO TERME- AMSTERDAM ANDATA E RITORNO

• Alessia ha organizzato un viaggio bellissimo portando con se i suoi due levrieri •

l'organizzazione

Ore 7.00 in partenza per Amsterdam, 1400 km ci attendono in compagnia dei nostri smilzi Zelda e Hilton. L’altra metà della squadra, per motivi legati alla non più giovane età e al fatto che in Olanda non sono ammessi più di 2 pets per locazione turistica (comprese piazzole di campeggi) sono rimasti in ottime mani con i loro confort di casa.

–> SUGGERIMENTO

Quando si sceglie per una vacanza, dobbiamo sempre pensare a cosa è meglio per i nostri amici a quattro zampe, e non sempre corrisponde a quello che vorremo. Portarli spesso con noi per lunghi viaggi, in alcuni casi è molto più stressante che lasciarli in buone mani con qualcuno che se ne occupi con amore, passione e professionalità.

Il viaggio

• Abbiamo fatto sosta in Germania sia all’andata che al ritorno, proprio per alleggerire il viaggio a noi umani e ai nostri nasoni:  qualche sosta lungo la strada e una bella dormita con mamma e papà umani nel lettone dell’hotel, perché se deve essere vacanza lo deve essere per tutti! Che dire… in hotel i nostri Hilton e Zelda sono stati super silenziosi e super viziati… la moquette in camera, che noi odiamo, loro la apprezzano particolarmente!!!

• Arrivati il giorno dopo ad Amsterdam, ci siamo sistemati nella nostra casetta all’interno di un residence, subito Zelda e Hilton si son sentiti come a casa. Noi avevamo pensato di prendere uno spazio che avesse anche una camera in più ma loro avevano deciso da subito che la camera di mamma e papà era perfetta, se ci si faceva stretti e un po’ acciambellati, si poteva dormire tutti insieme. Il soggiorno aveva un magnifico divano che subito è diventato di Zelda… lei, come tutti i galgos ha un amore appassionato per cuscini e divani ovunque si trovino, che siano ristoranti, case di altri o casa propria.

• Una settimana intensa tra grandi parchi curatissimi con tulipani in fiore e gite in treno. Hilton e Zelda si sono adattati subito ai mezzi: a volte capitava fossero particolarmente pieni di persone e i nostri ragazzi pelosi coglievano l’occasione per scambiare qualche sguardo e perché no qualche carezza umana. In fin dei conti a loro non serve poter parlare l’olandese, l’inglese o qualsiasi altra lingua: la loro resta sempre quella comprensibile al cuore di tutti. Parecchie persone ci fermavano per la strada per ammirarli, d’altronde è abbastanza difficile vedere levrieri da quelle parti a marzo, date le temperature ancora molto rigide probabilmente i levrieri residenti in Olanda erano al calduccio. Forse gli olandesi prediligono altri tipi di razze canine un po’ più pelose, resta il fatto che non passavano inosservati. Venivano ammirati anche per il loro look, con quel freddo abbiamo sfoderato diversi cappotti imbottiti. Una signora americana un giorno fermandoci e ci ha chiesto se Hilton era un piccolo levriero italiano Jumbo… ovviamente di frasi strane sui levrieri ne sentiamo molte, ma questa davvero ci mancava!!! Cercammo di spiegare alla signora in inglese che se si chiama “Piccolo levriero italiano” è perché le dimensioni sono di un “piccolo cane”, ma Hilton in tutto ciò non è sembrato per nulla offeso anzi continuò a farsi accarezzare dalla signora. In fin dei conti se ci levano qualche kg di troppo a noi umani fa sempre piacere!!!

l' esperienza indimenticabile

Tra un tram, un treno, una passeggiata e molta pioggia, i nostri nasoni son sempre stati al nostro fianco vivendo con noi questa avventura con la loro elegante e un po’ scomposta presenza. Il passato di Zelda rimane nelle sue cicatrici, ma quella valigia vuota di esperienze che si portava con sè, da quando è arrivata nella nostra famiglia ha iniziato a riempirsi e a ricordarle quanto la vita possa essere molto più bella.

Facebook

LEGGI ALTRE ESPERIENZE ♥️